giovedì 4 febbraio 2010

"Liam è a rischio suicidio "

Bimbo conteso, la mamma: «Liam
è a rischio suicidio»
I genitori dei compagni di scuola: ora interverremo, levarlo dagli amici è una cosa folle



ROMA (4 febbraio) – Non si arrende Manuela Antonelli, la mamma del figlio conteso dal padre americano e adesso mette in guardia dalla possibilità che il figlio possa compiere un gesto estremo, addirittura il suicidio. «Stanno sottovalutando il fatto che tutte le perizie dicono di non separare madre e figlio. Liam è a rischio depressione e suicidio. Già in passato ha avuto comportamenti autolesionistici».

Oggi, conferenza stampa davanti la sede giudiziaria romana, poco prima dell'udienza, davanti al presidente della IV sezione penale della Corte d'appello, Domenicomassimiliano Miceli, che dovrà decidere se estradare Manuela Antonelli negli Usa. È lo stesso giudice che il 30 gennaio scorso scarcerò la donna, arrestata due giorni prima perché ritenuta responsabile di sequestro del figlio (Liam non fu portato in una casa famiglia come aveva stabilito il tribunale per i minorenni), in esecuzione di un ordine di estradizione da parte degli Usa.

«Sono passata per una delinquente che ha sottratto suo figlio e l'ha nascosto. Se l'ho portato via dalla casa famiglia è solo perchè sapevo che l'avrei perso per sempre. Io so solo che il bambino non può stare con una persona che è assente dalla sua vita da quattro anni».

Le accuse al padre. Liam, infatti, secondo il tribunale per i minorenni, dovrà vivere dallo zio materno, Gianluca Antonelli. «E poi - ha aggiunto - Liam ha detto chiaramente perchè non vuole vedere il padre». L'uomo, infatti, era stato accusato in Italia e negli Usa di averlo violentato sessualmente; ma è stato assolto. «Stanno annullando Liam. Solo perchè non vuole vedere il padre, non gli consentono di vedere la madre».

Lo zio autorizzato a fargli cambiare scuola. E uno dei legali della donna, l'avvocato Antonella Tomassini, ha aggiunto: «Il bambino mi ha detto: “Promettimi che mi riporti da mamma”». Oggi, l'incontro con la stampa è stato organizzato per due motivi fondamentali: da una parte «esprimere lo sdegno generale nell'apprendere che il tribunale dei minori ha autorizzato lo zio di Liam a fargli cambiare la scuola»; dall'altro «la richiesta ai magistrati di fissare un'udienza immediata, prima del 12 febbraio, per stilare un programma d'incontri madre-figlio in maniera protetta». Ultima fase, l'udienza di oggi: Manuela Antonelli si è opposta alla richiesta di estradizione di cui adesso partirà l'iter previsto dalla legge.

Il genitore di un amico di Liam: aiuteremo Antonella. «Ora è il momento di uscire allo scoperto. Tutto quello che possiamo fare per aiutare Manuela, per darle una mano, lo faremo». Lo ha detto la madre di uno degli amichetti e compagni di scuola di Liam. «Manuela è stata messa a dura prova; è stata costretta a nascondere Liam per non farlo finire in una casa famiglia. Levargli la scuola e gli amici, come vorrebbe fare lo zio solo per portarlo in un istituto più vicino alla sua casa, è una cosa folle». «Avremmo voluto fare molto di più ma Manuela non ha voluto. Ci ha chiesto di stare fermi per proteggere Liam. Volevamo creare blog, interessare quante più persone possibili. Ma ora basta, usciremo allo scoperto anche noi».