martedì 26 maggio 2009

SI PUO' MORIRE A 14 ANNI ?


La storia di Francesco ucciso dal bullo

“Ascoltate i vostri ragazzi”.
E’ l’appello fatto da Renata Scerbo, la madre di Francesco, ucciso a soli 14 anni da un ragazzo poco più grande di lui. E’ una storia estrema di bullismo. La sua vita si spegne il 22 novembre del 1995. Ma non è una storia di ieri. Purtroppo è attuale più che mai. Francesco viaggiava con il treno Roma-Nettuno per andare a scuola e l’incontro con un quindicenne più robusto di lui e con una personalità dominante ha fatto scattare un meccanismo che, purtroppo, si ripete molte, troppe volte nelle dinamiche di gruppo fra adolescenti. “Francesco era un ragazzo tranquillo - racconta la madre a Tgcom - mi aveva accennato a incontri con coetanei che mostravano una certa invidia per la sua vita allegra e piena di interessi”.
Ma un giorno quello che nasce come battute e come sfottò si trasforma in un meccanismo mortale. Il bullo impedisce a Francesco di scendere alla fermata di casa, quella di villa Claudia, e poi lo lascia passare. “Francesco era già a terra quando quel ragazzo lo invita a dargli il 'cinque' in segno di riconciliazione, di acqua passata” spiega Renata Scerbo. Ma qualcosa scatta nella mente del ragazzone rimasto sul treno. “Afferra la mano di mio figlio con il gesto tipico del braccio di ferro e non lo lascia più fino a che il treno non è ripartito. Gli altri ragazzi gli urlavano di lasciarlo. Ma lui non lo ha lasciato se non quando il treno aveva cominciato a prendere velocità”, racconta. Finisce così la vita di un ragazzo tranquillo con una famiglia serena e tanti sogni nel cassetto. Si può morire a 14 anni per questo? E’ una domanda che continua a farsi la madre, che si fanno i giovani come lui e tutti coloro i quali apprendono la vicenda. Che si fanno sociologi, psicologi, esperti di pedagogia, insegnanti, genitori. Lo ha fatto anche Adriana Battaglia, dirigente scolastico e autrice di "Io non ho paura. Storie di vittime e di bulli”. Un libro che racconta storie, spiega il fenomeno, cerca e analizza le cause. E trova anche le soluzioni. “Nel mio libro ci sono esempi di storie andate a buon fine. Vuol dire che sconfiggere il bullismo si può”. Testimonianze importanti che aiutano a capire un fenomeno per la soluzione del quale pare esserci solo l’impegno dei grandi ad ascoltare e capire anche da piccoli segnali i disagi dei più giovani. Il bullo che ha ucciso Francesco si chiama Fabio. Il processo è terminato nel 2007. L’80% delle responsabilità è stato riconosciuto al ragazzo e il 20% alle Ferrovie dello Stato, per non essersi accorti di quello che stava accadendo e aver dato via libera al treno. Fabio non ha mostrato di aver capito quanto grave fosse il suo gesto da spaccone e non ha mai scontato neanche un giorno di carcere.
Lucia Bucolo

lunedì 11 maggio 2009

PROSEGUE LA PROGRAMMAZIONE DI INCONTRI PER GENITORI



IL "MOVIMENTO PER L'INFANZIA"


INVITA TUTTI I GENITORI INTERESSATI


ALL’ INCONTRO SUL TEMA:



“ADOLESCENTI: USO PROTETTO E CORRETTO DEI NUOVI MEZZI DI COMUNICAZIONE E
DI
INTRATTENIMENTO ”



CHE SI TERRA’ IL



21/05/2009 ALLE ORE 16.30



PRESSO I LOCALI DELL’ ISTITUTO COMPR. “DE FILIS”


Conduttori: Dr. GIUSEPPE TARDIOLI / D.ssa ANGELA PELINI


Relatrice: D.ssa ALESSANDRA PARRONI